Sappiamo tutti che dietro ogni punto di ricamo c’è una storia, un’arte e una tradizione legata ad un tempo e ad una specifica area geografica. Una tecnica di ricamo molto semplice ma allo stesso tempo di grande effetto molto in voga in questi ultimi anni: il Ricamo Sashiko.
Il ricamo Sashiko è un’arte popolare giapponese che ha avuto le sue origini in Giappone nel periodo Edo e si è evoluta nel corso dei secoli come arte decorativa con l’esigenza di decorare e rendere unici e preziosi tessuti naturali di lino o cotone.
La parola Sashiko (刺し子) significa letteralmente “piccoli punti” e si riferisce al semplice punto filza impiegato per la realizzazione di motivi ripetuti o ad incastro. Il ricamo Sashiko è nato da una cultura rurale semplice e grezza, praticata dalle comunità agricole e di pescatori.
In parole povere, la bellezza dell’artigianato di cui godiamo oggi ci è stata tramandata da generazione in generazione dala parsimonia delle contadine giapponesi del XVII secolo.
Queste persone semplicemente non potevano permettersi di buttare via un piccolo pezzo di tessuto, e quindi riciclavano il loro tessuto per rinforzare vecchi indumenti e biancheria da letto (una pratica nota come Boro).
Queste donne dalla creatività davvero sorprendente hanno scoperto che l’uso delle cuciture sashiko per questo scopo era di grande effetto.
Pezzetti di tessuto, di cotone nelle regioni più calde e di canapa nelle aree più fredde, uniti insieme da cuciture sashiko davano oigine a teli molto ampi e resistenti, duraturi nel tempo.
Hanno anche scoperto che l’uso del filo bianco creava un attraente contrasto con il tessuto di colore indaco (il tessuto più conveniente all’epoca) e fu così che iniziò ad apparire quel tocco creativo e individuale per impreziosire e rendere unici i loro capi fatti a mano.
Evoluzione dei Motivi Sashiko
In questo modo, le donne giapponesi sono state in grado di sviluppare motivi e schemi che hanno contribuito alla narrazione delle loro vite, del loro passato, delle loro famiglie e delle loro culture locali. Ogni artigiano aveva il suo modo di lavorare e variava lo stile per soddisfare se stesso e le sue esigenze.
Alcuni motivi avevano un significato talismanico, la loro forma e posizione miravano a proteggere chi li indossava in modi specifici.
La cucitura sashiko era un’arte contadina che richiedeva particolari stratagemmi nel posizionare motivi e disegni in un semplice tessuto ottenendo così un significato proprio e garantendo così al tessuto una determinata particolarità e unicità.
Un elemento distintivo in tutti i modelli sashiko è l’uso dello spazio vuoto o “negativo” come parte integrante del modello generale.
Molti dei modelli popolari tradizionali di sashiko sono in realtà rappresentazioni semplificate di elementi naturali, come piante, uccelli, animali o fenomeni naturali come nuvole o vapore che sale.
Ecco alcuni esempi di modelli sashiko tradizionali:
In questo contesto, Nowaki si riferisce a “erbe portate dal vento”. Questo modello sashiko meravigliosamente evocativo si è probabilmente sviluppato dalle comunità di pescatori costieri. Descrive in modo abbastanza emotivo la forma delle erbe delle dune in una forte brezza marina e rappresenta sia la resilienza che la forza fortificata delle proprie radici.
Il motivo della canapa o foglia di lino ( asa – canapa; no – di; ha – foglia) è spesso usato nelle volute buddiste per rappresentare la luce radiante, o la luce interiore dell’anima. Era tradizione per i neonati giapponesi essere vestiti in fasce con il disegno Asanoha, come benedizione affinché il bambino possa crescere forte e sano.
Questo è uno dei modelli sashiko tradizionali più conosciuti e popolari usati oggi.
Il modello Blue Sea Waves risale già al VI secolo in Giappone. Nel contesto del ricamo sashiko veniva utilizzato come talismano, rappresentando “onde” di buon auspicio.
Il modello Seven Treasures Sashiko ha una storia ricca e sfaccettata. Il suo design geometrico combina quattro ellissi in un cerchio, in modo tale che le linee all’interno formino più cerchi. La parola Shippo è un riferimento alle pietre preziose nel buddismo, ed è in parte un riferimento all’aspetto “lucido” degli interni dei cerchi. Vedrai spesso questo modello combinato con fiori nel ricamo sashiko.
A causa dell’effetto di flusso geometrico dei cerchi che si intersecano, questo modello è stato utilizzato più di ogni altra cosa per simboleggiare pace e felicità senza fine, nonché un talismano per “fertilità infinita e prosperità familiare”.